Giusto de' Menabuoi (Firenze, 1330 circa – Padova 1390 circa)



Decorazione ad affresco e polittico (1375-1377)
Affresco, tempera su tavola
Battistero del Duomo, Padova

La commissione di questa decorazione ad affresco si deve a Fina Buzzacarina, moglie di Francesco I da Carrara nell'ambito di un progetto di trasformazione del battistero romanico del Duomo in mausoleo di famiglia. Il programma iconografico del ciclo era piuttosto complesso e la sua esecuzione databile al 1375-1377 circa. In questa impresa pittorica, la più importante eseguita a Padova dall'artista fiorentino, si esprimono nella maniera migliore i caratteri stilistici peculiari della sua produzione patavina. La semicupola presenta l'immagine statica e maestosa del Paradiso con il Cristo benedicente al centro, la Vergine in una mandorla di luce e la moltitudine dei santi. Nel tamburo della cupola sono raffigurati diversi episodi della genesi che ci consegnano alcune immagini di grande suggestione fantastica come quella di Cristo che crea il modo. Tutte queste raffigurazioni sono immaginate su un finto sfondo a mosaico dorato come fossimo di fronte a una cupola bizantina, al cui stile arcaico l'artista si rifà deliberatamente. A scendere, sui pennacchi, i quattro evangelisti con altre figure di santi e sulle pareti storie di Giovanni Battista e di Cristo. Tali scene presentano impaginazioni compositive piuttosto semplici che tendono a privilegiare una chiarezza espositiva di carattere didascalico servendosi in questo anche dell'elemento architettonico, come ad esempio nelle Nozze di Cana. Ciò che invece emerge come tipico e originale dell'artista è l'aspetto cromatico di grande raffinatezza, in cui i colori delle vesti delle figure si accendono di un'intensità e trasparenza luminosa del tutto inedita quasi fossero statue di vetro colorato illuminate dall'interno. Si vedano in particolare gli straordinari azzurri delle vesti di Cristo e della Vergine nel Paradiso o di quest'ultima nell'Annunciazione. Nella zona absidale si osservano diverse immagini dell'Apocalisse e nella semicupola la discesa dello Spirito Santo presenta una minore intensità cromatica a causa di un parziale deperimento della superficie pittorica. Sull'altare un polittico con la Madonna col Bambino in trono, santi, dottori della chiesa e storie di San Giovanni Battista, in cui Giusto accentua alcuni aspetti stilistici presenti negli affreschi in direzione di un'eleganza che prelude al gotico internazionale.



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